Prof. Enrico Felice Gherlone

 
Attività Politico – Professionale

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L’attività politico-professionale odontoiatrica, oltre a quella accademica da sempre esercitata nell’ambito del Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche di cui sono stato Presidente Nazionale negli anni 2015- 2018, ottiene una forte accelerazione quando entro a far parte del governo Berlusconi.

Nel 2008 vengo chiamato dal prof. Ferruccio Fazio, dapprima in veste di sottosegretario poi come viceministro ed in seguito come ministro, come suo referente odontoiatrico a rappresentare questa specialità nell’ambito della commissione sanitaria di programmazione nazionale presso il Ministero della Salute.

In seguito entro a far parte ed a rappresentare l’Odontoiatria nel Consiglio Superiore di Sanità fino all’agosto 2013.

 


Dal 2012 sono membro del “Gruppo Tecnico sull’Odontoiatria”
del Dipartimento della Sanità Pubblica e dell’Innovazione, Ministero della Salute, costituito con DD del 24 maggio 2012 e rinnovato con DD del 23 gennaio 2014; la nomina più recente è del 28 giugno 2016.

In questi anni come referente del ministro della Salute  sono attore nell’accordo tra il ministero stesso, Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) e OCI (Odontoiatri Cattolici Italiani) riguardante l’Odontoiatria Sociale, cioè il favorire l’accesso a prezzi contenuti per prestazioni extra LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) a ceti meno abbienti della popolazione. Nel Consiglio superiore di Sanità sono stato relatore e promotore dell’approvazione delle “raccomandazioni cliniche in odontoiatria” cioè protocolli operativi consigliati ai professionisti per il raggiungimento del buon esito delle cure e redatti da tutte le società scientifiche in sinergia con le associazioni professionali il Collegio dei docenti di odontoiatria sotto il coordinamento della CAO (Commissione Albo Odontoiatri). Sempre nell’ambito del consiglio sono stato relatore per l’approvazione delle nuove specialità di interesse odontostomatologico.

Attualmente in ambito ministeriale sono:

Coordinatore del Gruppo di Lavoro relativo alla revisione delle “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali negli adulti”.
Coordinatore Scientifico della revisione delle raccomandazioni cliniche in Odontostomatologia.
Coordinatore del Gruppo di Lavoro relativo alla revisione delle “Linee guida nazionali per la prevenzione e la gestione clinica dei traumi dentali negli individui in età evolutiva” con l’appendice dedicata al “trattamento degli esiti traumatici sull’ATM”.

In Italia, storicamente, nell’ambito delle cure odontoiatriche, l’offerta pubblica è stata particolarmente carente specialmente per le fasce di età più vulnerabili, rappresentate dalle persone in età evolutiva (0-14 anni) e dagli ultrasessantacinquenni, età queste dove più rilevante è l’incidenza di importanti patologie (carie, malattia parodontale, edentulismo).

La carenza di offerta si manifesta sia in termini di effettiva mancanza di strutture tecnologicamente valide, sia in termini di ridotta forza lavoro, sia come inaccettabile lunghezza dei tempi di accesso alle prestazioni.

A seguito della ridotta offerta, con gli anni si è assistito, quindi, ad un consolidamento dell’assistenza privata (95% delle prestazioni erogate), con tariffe che hanno precluso l’accesso al servizio odontoiatrico, specie per le fasce sociali più deboli e disagiate.

Analogamente riferibile alla limitata offerta pubblica è la mancanza di un’ottica di prevenzione che dovrebbe, invece, caratterizzare, come avviene in altri Paesi, l’intero sistema. Una corretta prevenzione primaria e secondaria (intercettamento e avvio di pratiche terapeutiche prima dell’insorgere di quadri clinici più gravi conclamati e delle conseguenti invalidanti menomazioni psico-fisiche) oltre ad evitare sofferenze alle persone, ridurrebbe l’impegno delle cospicue risorse finanziarie necessarie per la terapia e la riabilitazione e dunque, costituirebbe un risparmio in termini economici per le famiglie e la comunità.

Particolarmente rilevante, in questa ottica, è il potenziamento dell’offerta di servizi odontoiatrici pubblici per i pazienti con bisogni speciali che attualmente ricevono assistenza in maniera incostante e tardivamente, come dimostrato dalla elevata percentuale di trattamenti demolitivi che si riscontra in queste persone.

Infine, non va dimenticato che diversi fattori di rischio per le malattie del cavo orale sono comuni ad altre malattie cronico-degenerative; una costante ed idonea attività di prevenzione nel campo della “oral health”, risulta, perciò, potenzialmente utile anche in termini di promozione della salute globale dell’individuo.

In conclusione, si è ritenuto, pertanto, che gli Uffici centrali di sanità pubblica debbano farsi promotori, con il concerto delle Amministrazioni regionali, della realizzazione di programmi complessivi di “oral health care” che comprendano sia interventi di prevenzione odontoiatrica di comunità che interventi terapeutici almeno per le patologie di maggiore rilevanza (malattia cariosa, malattia parodontale, edentulia, lesioni precancerose e tumorali del cavo orale).

Analisi della situazione attuale

a) Prevalenza delle principali patologie
In relazione alla malattia cariosa i dati in nostro possesso, misurati con l’indice DMFT, evidenziano che a 4 anni questo è pari a 0.81, con una grande componente di lesioni cariose in atto (20.61%); a 12 anni, il 43.99 % dei soggetti è affetto da carie, con un DMFT 1.09 [0.65(D) sono le lesioni cariose in atto e 0.35(F) i denti con terapie restaurative già eseguite].
Relativamente alle condizioni parodontali, a 4 anni il 3.56 % degli individui presenta tartaro mentre, a 12 anni, i tessuti parodontali appaiono sani nel 47.81% dei casi; la presenza di tartaro si attesta al 28.33% e la presenza di sanguinamento al sondaggio è del 22.46%
Si tratta di dati inferiori rispetto agli obiettivi di salute orale previsti dall’OMS per l’anno 2010.
In merito all’edentulismo, invece, pur non avendo dati relativi al territorio nazionale, a seguito di un’indagine effettuata nell’area milanese è emerso che il 42,3% di un campione di individui anziani, ospedalizzati e non, presenta edentulismo, con un numero medio di denti permanenti per persona di 3,95 negli ospedalizzati e di 10.02 nei pazienti non ospedalizzati.

Non ultima è l’attenzione che deve esser posta relativamente all’aumento dell’incidenza di tumori del cavo orale. Il carcinoma del cavo orale rappresenta il 4% di tutti i tumori maligni nell’uomo e l’1% dei tumori maligni nelle donne. L’incidenza media è di 8,44 nuovi casi ogni 100.000 abitanti maschi, all’anno, e di 2,22 per le femmine. In assenza di adeguati controlli ed in assenza di una cultura preventiva di base, la risposta medica, dai primi sintomi alla diagnosi, è di 4-5 mesi con un conseguente non giustificato ritardo diagnostico. Al momento della diagnosi il 53% dei carcinomi del cavo orale è già diffuso a livello loco-regionale o a distanza. Il tasso di mortalità a 5 anni è di oltre il 70% ed è in lento ma costante aumento in tutte le età e segue quello delle neoplasie polmonari, con le quali condivide talune cause.

b) L’offerta pubblica
A fronte di questa situazione epidemiologica, sono non precise e limitate le informazioni disponibili sull’offerta del Servizio Sanitario Nazionale, che, peraltro, per quanto riguarda il settore odontoiatrico in generale, eroga non più del 3-5 % del totale delle prestazioni. Queste consistono precipuamente in ablazione del tartaro, otturazioni ed estrazioni, oltre chiaramente alle cure per la risoluzione di patologie antalgico-infettive.
In merito alle figure professionali, alle strutture ed attrezzature dislocate sul territorio nazionale, le uniche informazioni disponibili sono quelle del Sistema Informativo Sanitario (S.I.S.). Particolarmente carente è l’offerta in termini di uomini e mezzi se si confronta con la situazione del settore privato.
Rispetto agli interventi in età evolutiva, sia di tipo preventivo (es. sigillatura dei solchi e delle fessure dei molari definitivi), che di cure precoci (es. intercettazione di carie dello smalto, intercettazione di malocclusioni) non si dispone di alcun dato certo.

c) Le risorse

Per quanto attiene agli impegni economici, solo una cifra irrisoria della spesa sanitaria nazionale è destinata all’odontoiatria pubblica a fronte di un’odontoiatria privata che eroga prestazioni per un importo prossimo ai 300 milioni di euro; se si considera che l’odontoiatria è erogata per circa il 95% da soggetti privati, emerge chiaramente come una parte rilevante di tale spesa sanitaria esce totalmente dal circuito del S.S.N. per transitare dal paziente al professionista privato; inoltre, è di circa 350 euro la spesa media che ciascuna famiglia effettua ogni anno per cure odontoiatriche.

● Azioni intraprese

In considerazione del quadro epidemiologico nazionale e delle attuali conoscenze in merito alla situazione dell’offerta pubblica e privata, di concerto con l’attuale vertice politico-amministrativo, il Prof. Gherlone durante i suoi mandati ha ritenuto doveroso promuovere tutta una serie di iniziative che trovano nella prevenzione la chiave di volta per affrontare in maniera più decisa e puntuale le problematiche cliniche coinvolgenti il cavo orale dei nostri concittadini, essendo convinto che la prevenzione sia la migliore forma di odontoiatria sociale.

In particolare il primo atto è stato quello di far approvare il documento dal titolo “Linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva” nato con l’obiettivo di definire, in collaborazione con varie figure mediche (ginecologi, neonatologi, pediatri, nutrizionisti, odontoiatri, igienisti dentali, esperti di sanità pubblica), indirizzi unitari per la prevenzione della carie, la prevenzione delle gengiviti, la prevenzione dei problemi ortopedici dei mascellari, la prevenzione delle patologie delle mucose, con particolar riferimento ai soggetti con bisogni speciali e per la promozione dell’educazione alla salute orale nell’infanzia. Il documento, una volta approvato dal Ministro, prof. Fazio, è stato pubblicato e diffuso capillarmente su tutte le riviste specialistiche odontoiatriche ed in occasione di convegni e seminari.

Sulla scia di tale iniziativa, sempre sotto il mio personale coordinamento e grazie al contributo di valenti colleghi, sono state redatte, approvate e pubblicate le “Linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età adulta” e le “Linee guida per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali negli individui in età evolutiva che devono essere sottoposti a terapia chemio e/o radio” e le “Raccomandazioni cliniche per la prevenzione dell’osteonecrosi della mascella/mandibola da bifosfonati”.

Sono state inoltre realizzate le “Raccomandazioni cliniche in ambito odontoiatrico”. In particolare, con questo documento che ha visto il coinvolgimento di tutti quanti presenti nel settore odontoiatrico, si intende dare atti di indirizzo non solo di natura clinica ma anche relativi all’appropriato utilizzo di attrezzature e materiali di comune impiego in ambito odontoiatrico.

Sempre in tema di prevenzione, l’attuale Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2010-2012 prevede una “Linea di supporto” all’area “Patologie odontoiatriche” che si è tradotta, praticamente, nella presentazione di progetti di prevenzione orale da parte di otto Regioni Italiane. Obiettivo del supporto è quello di mettere a disposizione tutte le più valide conoscenze sulle esperienze più efficaci per consentire il miglioramento delle strategie di prevenzione ed il riconoscimento precoce delle patologie più comuni del cavo orale. Fino ad oggi, mai alcuna attenzione all’odontoiatria era stata data nell’ambito di un Piano Regionale di Prevenzione.

Quindi, per garantire un maggior accesso alle cure odontoiatriche, si è provveduto alla firma, tra il Ministero della salute ed i liberi professionisti esercenti l’odontoiatria, di un apposito Accordo con l’obiettivo di consentire l’erogazione, a particolari categorie di cittadini, su tutto il territorio nazionale, di pacchetti di prestazioni ad onorari concordati.

L’Accordo prevede per i cittadini che, nelle varie Regioni risultano esenti dai pagamenti dei ticket per le prestazioni di medicina specialistica oppure rientrano nelle agevolazioni previste in base all’indice ISE stabilito dal Comune di residenza, una serie di prestazioni ad onorari molto più bassi rispetto a quelli usualmente praticati.

In aggiunta, tra le categorie beneficiarie, limitatamente alle prestazioni di igiene orale, rientrano, indipendentemente dal reddito, le donne in gravidanza.

L’Accordo, con adesione volontaria da parte degli odontoiatri, ed operativo da Aprile 2009, ha visto l’adesione di più di 6.000 studi odontoiatrici sul territorio nazionale.

Per la prima volta, quindi, si è provveduto alla realizzazione di una specifica sezione riservata all’odontostomatologia nell’ambito della “Relazione sullo stato sanitario del Paese 2007-2008”, al fine di dare, anche ai non addetti ai lavori, specie della “politica” un quadro preciso e puntuale della situazione odontoiatrica del nostro paese, così come è stata attivata sull’home page del sito del Ministeroun’apposita sezione dedicata alla salute dei denti (http://www.ministerosalute.it/sorrisoSalute/sorrisoSalute.jsp).

Inoltre, vista la denunciata carenza di risorse umane del SSN in campo odontoiatrico, legata anche alle procedure burocratiche necessarie per poter accedere alla qualifica professionale di odontoiatra (obbligatorietà del possesso del diploma di specializzazione), sono stato promotore presso il Ministro della salute di una proposta, contenuta nel disegno di legge “Sperimentazione clinica e altre disposizioni in materia sanitaria“, approvato in Consiglio dei Ministri, per l’abrogazione delle attuali norme che indicano il diploma di specializzazione in odontoiatria quale requisito necessario per accedere al profilo professionale dirigenziale di odontoiatra e per il conferimento dell’incarico di responsabile di struttura complessa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Ciò, in considerazione del contenuto già specialistico del Corso di laurea in Odontoiatria, dovrebbe tradursi, non in una scorciatoia, ma in una maggior possibilità di accesso al profilo dirigenziale di odontoiatra nell’ambito del SSN.

Sicuramente “qualcosa” è stato fatto, ma molto altro è da fare, soprattutto in un settore di quasi esclusivo appannaggio della libera professione e talvolta trascurato da chi si occupa di sanità pubblica. Sicuramente uno dei prossimi obiettivi riguarda la definizione chiara e puntuale della figura professionale dell’assistente di studio odontoiatrico (ASO). Infatti, come da più parti invocato, si rende necessario uniformare su tutto il territorio italiano tale figura professionale sia per quanto riguarda il percorso formativo che la definizione di uno specifico mansionario. In tal senso si sta lavorando, in un ottimo spirito collaborativo tra quanti coinvolti in questo delicato percorso.

Tra le varie azioni esercitate nel periodo specificato sopra, presso il Ministero della Salute (Dipartimento della sanità pubblica e dell’innovazione), merita ricordare:

Stipulato un Accordo con la comunità scientifica dei ginecologi, dei neonatologi, dei pediatri, dei nutrizionisti, degli odontoiatri, degli igienisti dentali, degli esperti di sanità pubblica per l’elaborazione di Linee guida nazionali in materia di promozione della salute orale e di prevenzione di patologie quali la carie dentale e la malattia parodontale, negli individui in età evolutiva.

Obiettivo: definire, in collaborazione con le varie figure mediche, indirizzi unitari per la prevenzione della carie, la prevenzione delle gengiviti, la prevenzione dei problemi ortopedici dei mascellari, la prevenzione delle patologie delle mucose, con particolar riferimento ai soggetti con bisogni speciali e per la promozione dell’educazione alla salute orale nell’infanzia.

Il documento, dal titolo “Linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva” è stato ultimato, pubblicato e diffuso capillarmente su tutte le riviste specialistiche odontoiatriche.

(Organismi coinvolti: Dipartimento della prevenzione e della comunicazione, Centro OMS per l’epidemiologia orale e l’odontoiatria di comunità).

Concluso un progetto per:

a) Il censimento delle strutture odontoiatriche pubbliche presenti sul territorio nazionale, con relativa “taskforce” specialistica dedicata.

Obiettivo: conoscere in dettaglio le risorse strutturali ed umane su cui poter contare per l’erogazione di prestazioni odontoiatriche in regime di SSN e programmare interventi di sanità pubblica.

Il documento è stato pubblicato sul sito del Ministero nella sezione “Salute dei denti e della bocca” http://www.salute.gov.it/sorrisoSalute/paginaInternaMenuSorrisoSalute.jsp?id=1484&menu=offerta

(Organismi coinvolti: Ex Dipartimento della prevenzione e della comunicazione, Centro OMS per l’epidemiologia orale e l’odontoiatria di comunità di Milano).

b) la sperimentazione di un modello di prevenzione (sigillatura dei primi molari permanenti) integrato da percorsi formativi mediante il coinvolgimento del servizio pubblico (ASL Roma A, ASL Sassari, ASL Lecce, ASL Napoli Scampia), per valutare le capacità del pubblico di far fronte alle necessità delle pratiche preventive in campo odontostomatologico.

Obiettivo: valutare, dopo un’analisi anche del rapporto costi/benefici, la possibilità della applicazione del modello di sanità sperimentato sull’ intero territorio nazionale, a beneficio degli individui in età evolutiva.

La sperimentazione, per la cui realizzazione sono stati stanziati 900.000,00 euro, ha visto il coinvolgimento di 40 distretti socio-sanitari. Sono stati applicati sigillanti su 8.377 individui di 7 anni di età e su un totale di 15.000 elementi definitivi.

Si tratta di un’iniziativa di assoluta novità per l’Italia, poiché, per la prima volta, un intervento di prevenzione odontoiatrica è stato proposto ed attuato su così ampia scala.

(Organismi coinvolti: Dipartimento della prevenzione e della comunicazione, Direzione generale della prevenzione sanitaria, Centro OMS per l’epidemiologia orale e l’odontoiatria di comunità, ASL Roma A, ASL Lecce, ASL Sassari, ASL Napoli Scampia).

Il prof. Gherlone ad una delle Conferenze politiche ANDI su temi di attualità professionale, insieme ad altri Relatori, tra cui V. Sgarbi e R. Mannheimer


Stipulato un Accordo con l’Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani (ANDI) e l’Associazione Odontoiatri Cattolici Italiani (OCI) per l’erogazione, a particolari categorie di cittadini, su tutto il territorio nazionale, di pacchetti di prestazioni ad onorari concordati.

L’Accordo prevede per i cittadini che, nelle varie Regioni risultano esenti dai pagamenti dei ticket per le prestazioni di medicina specialistica oppure rientrano nelle agevolazioni previste in base all’indice ISE stabilito dal Comune di residenza, una serie di prestazioni ad onorari in media del 40% più bassi a quelli usualmente praticati.

In aggiunta, tra le categorie beneficiarie, limitatamente alle prestazioni di igiene orale, rientrano, indipendentemente dal reddito, le donne in gravidanza.

L’Accordo, con adesione volontaria, in un primo tempo, solo degli iscritti ANDI ed OCI, ed operativo da aprile 2009, ha visto l’adesione di più di 6.000 studi odontoiatrici sul territorio nazionale. Successivamente è stata concessa la libertà di adesione all’Accordo anche ai liberi – professionisti non iscritte alle Associazioni sopra citate.

(Organismi coinvolti: Ministero della salute, Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani, Associazione Odontoiatri Cattolici Italiani, altre Associazioni di settore).

Attivata sull’home page del sito del Ministero un’apposita sezione dedicata alla salute dei denti e della bocca (http://www.ministerosalute.it/sorrisoSalute).

▶ Realizzata la “Linea di supporto all’area Patologie odontoiatriche” nell’ambio del Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012 che prevede il controllo e la gestione di 8 progetti regionali per la promozione della salute orale (Linea P)
Per la prima volta, il Ministero della salute ha ritenuto doveroso, dare, in campo odontoiatrico, risposte capaci di valorizzare elementi positivi, evitando di ripetere prassi inveterate ormai del tutto inutili, come pure individuare nuove modalità di intervento che si contraddistinguano per semplificazione delle procedure burocratiche, efficacia graduazione delle priorità e collaborazione con settori esterni al sistema sanitario (pubbliche amministrazioni, associazioni, ecc.).

▶ Realizzata una specifica sezione riservata all’odontostomatologia nell’ambito della “Relazione sullo stato sanitario del Paese 2007-2008 e 2009-2010
La relazione rappresenta uno strumento di analisi della situazione epidemiologica, dei determinanti di salute, delle risposte in termini di prevenzione, assistenza, riabilitazione e qualità del SSN. Relativamente al settore odontoiatrico, sono stati portati all’attenzione del Paese tutti gli elementi relativi alle malattie dei denti e della bocca, alle attività di prevenzione odontoiatrica e di assistenza; il tutto nell’ottica di favorire una buona programmazione sanitaria.

▶ Pubblicate le “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età adulta”.
Obiettivo: offrire indicazioni univoche, condivise e basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili per la prevenzione, negli adulti, di patologie quali le malattie dei tessuti duri (es. carie), la malattia parodontale, l’edentulismo, le lesioni precancerose, il carcinoma orale. Rappresenta, pertanto, uno strumento di supporto all’attività di lavoro degli operatori del settore.
(Organismi coinvolti: Ministero della salute, Università di Roma “Tor vergata”, Università degli studi di Bari; Università Vita-Salute San Raffaele-Milano, Università “Sapienza” di Roma).
Il documento è stato pubblicato sul sito web del Ministero e su riviste specialistiche del settore.

▶ Pubblicate le “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali negli individui in età evolutiva che devono essere sottoposti a terapia chemio e/o radio”.
Obiettivo: offrire indicazioni univoche, condivise e basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili per la gestione delle problematiche che coinvolgono il cavo orale dei pazienti in età evolutiva, candidati a trattamenti antineoplastici, in corso di trattamento o che lo hanno terminato.
(Organismi coinvolti: Ministero della salute, Associazione Igienisti Dentali Italiani, Ospedale infantile “Regina Margherita-Sant’Anna” di Torino, Università Vita-Salute San Raffaele-Milano, Università “Sapienza” di Roma, Università degli studi di Sassari, Università degli studi di Brescia, Università degli studi di Bologna, Università degli studi “Federico II” di Napoli, Azienda ospedaliero-universitaria “A. Mayer” di Firenze, Istituto Oncologico Veneto-IRCCS, Federazione Italiana Genitori Bambini Oncoematologici, Ospedale “Bambino Gesù, Centro OMS per l’epidemiologia orale e l’odontoiatria di comunità).Il documento è stato pubblicato sul sito del Ministero e su riviste specialistiche del settore.

▶ Pubblicata la monografia (serie “Quaderni del Ministero della salute”) dal titolo “Odontoiatria di comunità: criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale per la prevenzione e la cura delle principali patologie del cavo orale” (http://www.quadernidellasalute.it/quaderni-html/7-gennaio-febbraio-2011.php).
Obiettivo: fornire una serie di informazioni agli operatori pubblici ed a quelli privati necessari per la definizione di standard di intervento per la presa in carico delle patologie odontostomatologiche.

▶ Pubblicate le “Linee guida nazionali per la prevenzione e la gestione clinica dei traumi dentali negli individui in età evolutiva”.
Obiettivo: adottare, a livello nazionale, indirizzi unitari per il miglioramento della “gestione” del bambino traumatizzato, dal momento del trauma alla presa in carico da parte dell’odontoiatra pediatrico.

▶ Pubblicato il documento: “Popolazione tossicodipendente: indicazioni per la promozione della salute orale ed interventi di prevenzione e protezione
Obiettivo: fornire indicazioni per promuovere la salute orale e prevenire le patologie orali nei soggetti tossicodipendenti, e, nel contempo, evitare l’evenienza di infezioni occupazionali.

Finanziati dal CCM tre progetti in tema di salute orale:

  1. “Sperimentazione di un percorso clinico relativo alla prevenzione/diagnosi e cura di patologie orali in pazienti tossicodipendenti, HIV e HCV positivi, ospiti di comunità di recupero”Partner principale: Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, IRCSSDurata: mesi 12
  2. “Sperimentazione di un percorso territoriale per la prevenzione/diagnosi dei tumori maligni del cavo orale”Partner principale: Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, IRCSSDurata: mesi 12
  3. “Progettazione e sperimentazione di un sistema sostenibile di incremento e miglioramento qualitativo dell’offerta assistenziale odontoiatrica per pazienti con difficoltà di accesso alle cure e diversamente abili”.Partner principale: Università di TriesteDurata: mesi 24 (in corso)

Organizzate presso la sede del Ministero (Auditorium di via Lungotevere Ripa, 1) diverse manifestazioni per promuovere programmi di prevenzione di comunità in campo odontoiatrico.
Di particolare rilievo quello svolto concernente un Corso di aggiornamento professionale sul carcinoma orale, a cura della Commissione Nazionale Albo Odontoiatri (CAO).

Elaborazione di Raccomandazioni cliniche in ambito odontoiatrico. In particolare, si è inteso dare atti di indirizzo non solo di natura clinica ma anche relativi all’appropriato utilizzo di attrezzature e materiali di comune impiego in ambito odontoiatrico.
Quanto sopra si rende necessario anche in considerazione della crescente tendenza verso una riduzione generalizzata ed incontrollata degli onorari professionali, cosa questa che potrebbe tradursi nell’erogazione di prestazioni odontoiatriche di livello qualitativo più basso, e con conseguenti situazioni non facilmente gestibili, con danno alla salute del cittadino-paziente.

Inoltre, particolare importanza assume questa iniziativa anche in considerazione della messa a regime, a far data dal 2010, dei Fondi integrativi.

L’elaborazione delle sopra citate Raccomandazioni cliniche, sotto la supervisione del Ministero, è avvenuta mediante la collaborazione dei seguenti attori:

  • Ordine professionale (C.A.O.): per gli aspetti di competenza deontologica
  • Collegio dei docenti di Odontoiatria
  • Associazioni di categoria più rappresentative (ANDI, AIO, ADI): per la verifica della pratica applicabilità al mondo professionale
  • Società scientifiche più significative per ogni materia, sia di ambito accademico che libero-professionale
  • Esperti in Odontoiatria Forense, che hanno vidimato i lavori prodotti, per la prevenzione degli aspetti relativi al contenzioso medico-legale.

Infine approvazione presso il Consiglio Superiore di Sanità delle stesse tematiche oggetto di trattazione:

  • ODONTOIATRIA CONSERVATIVA
  • ENDODONZIA
  • PARODONTOLOGIA
  • PROTESI/GNATOLOGIA
  • CHIRURGIA/IMPLANTOLOGIA
  • PEDODONZIA
  • ORTOGNATODONZIA
  • PATOLOGIA ORALE
  • PATOLOGIA SPECIALE ODONTOSTOMATOLOGICA.

Inoltre, sono stato coordinatore scientifico di un progetto ordinario di ricerca finalizzata 2007, dal titolo “Evaluation of implant-prosthodontics rehabilitations in disability, special needs and low socio-economical condition patients”. Tale progetto ha previsto un protocollo clinico di riabilitazioni implantoprotesiche su pazienti disabili, special needs e fasce sociali deboli, realizzato clinicamente presso la sala operatoria ed i riuniti odontoiatrici del centro San Luigi – Ville Turro.

 

 


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